martedì 18 maggio 2010

Per chiudere in bellezza, un grazie ai nostri amici animali!!!

Questo video ci farà sorridere grazie a loro, che hanno saputo fare tanto per noi e continuano a farlo…


lunedì 17 maggio 2010

Pet Therapy e anziani

Ecco un esempio di ciò che la Pet therapy può fare:


sabato 15 maggio 2010

Un altro libro che vi segnalo in quanto consigliato dagli esperti è questo:

Pet therapy, una proposta d'intervento per i disabili neuromotori e sensoriali di Elide Del Negro













La "terapia con gli animali" necessita una precisa preparazione da parte degli operatori.
Tale preparazione deve riguardare non solo le patologie su cui intervenire e le peculiarità psicopedagogiche degli utenti, ma anche un'approfondita conoscenza del carattere e del comportamento degli animali con cui si intende svolgere l'intervento. Inoltre, un metodo mirato richiede che vengano considerate anche le caratteristiche fisiche dell'animale e che siano individuati obiettivi di applicazione definiti e calibrati sul singolo soggetto. Su tutti questi elementi si sofferma e riflette questo testo che permette di approfondire l'applicazione di questa terapia "naturale" di intervento riabilitativo, abilitativo e di mantenimento.

venerdì 14 maggio 2010

ed oggi....

Il quinto libro consigliato:




Come è noto la Pet Therapy è un insieme di interventi educativi e terapeutici che si avvalgono dell'aiuto degli animali da compagnia come il cane.
Tale libro spiega un'evoluzione del metodo della Pet Therapy, la “Terapia Psicomotoria assistita con animali”, che concentra la sua specificità sull'aspetto psicomotorio.
In 12 anni di studi e ricerche è risultata efficace sia in ambito psichiatrico sia neurologico, nell'intervento su malattie come l'autismo, l'iperattività, la depressione ma anche l'Alzheimer e il Morbo di Parkinson, migliorando la vita sia di adulti sia di bambini!!



giovedì 13 maggio 2010

Un Asino per amico!!

Oggi parliamo di :



Onoterapia ovvero attività assistita con l'Asino
Eugenio Milonis - Ed. Lupetti 2004






Onoterapia, ippoterapia, delfinoterapia, terapia con piccoli animali! Ma saranno veri interventi terapeutici dotati di specifiche regole o, non già, un semplice fatto ludico, a favore di bambini disabili? Questo dubbio, che sembra arrovellare tanti autorevoli colleghi, è un falso problema.

Un ambiente o un mezzo acquisiscono significato terapeutico grazie alla presenza di un tecnico (fisioterapista, terapista occupazionale, ecc...) che, servendosi di specifici mezzi, ambienti o relazioni, li rende idonei a svolgere un ruolo nel recupero o nell'ottimizzazione di specifiche disabilità.

mercoledì 12 maggio 2010

continuano i libri!


terzo libro...


Guida alla Pet Therapy, verso il benessere psicofisico con gli animali da compagnia. Di Fossati Renata



La pet therapy si rivolge a tutte quelle persone che desiderano migliorare la qualità della loro vita attraverso la presenza e l'interazione con un animale.

L'interesse per questa nuova terapia è notevole anche in Italia.

Molto spesso i media se ne occupano riportando situazioni che vedono protagonisti bambini o anziani che interagiscono con gli animali in ambienti diversi, come la scuola e le case di riposo. Scritto da una professionista del settore, questo libro ne presenta tutti gli aspetti.

martedì 11 maggio 2010

ed oggi....




Il secondo libro...




Molti ignorano che il solo fatto di accarezzare un animale comporta una riduzione dello stress poiché abbassa la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco. È risaputo invece che le persone anziane che possiedono un animale si sentono meno sole, sono più attive e vantano una maggiore vivacità intellettuale, oltre che una salute migliore rispetto ai loro coetanei che non hanno una tale fortuna. La presenza di un animale può stimolare persino i ricordi in un degente affetto dai morbo di Alzheimer o favorire la concentrazione di un bambino iperattivo.
La pet therapy, pur non promettendo miracoli, risulta efficace per le persone di tutte le età che soffrono di disagi sia fisici sia psicologici: pare che donando il loro amore incondizionato i nostri amici a quattro zampe siano davvero in grado di trasformare la nostra vita. L'autrice, in particolare, si sofferma sul potere terapeutico dei cani, dei gatti, dei pappagalli e dei cavalli sugli esseri umani, per poi esplorare l'universo della telepatia animale.


Questa bellissima descrizione, dice tutto!!!
Corriamo in libreriaaaaaaaa…

lunedì 10 maggio 2010

ED ORAAAAAAAAAAAA….. LIBRIIII !!!

Da oggi, inizia un percorso sui libri riguardo la Pet Therapy, citerò quelli che vengono consigliati maggiormente da studiosi, psicologi e medici…

Oggi…



Il primo libro














Questo libro viene definita come una vera e propria guida completa ed esauriente alle nuove terapie assistite con gli animali. Tratta i metodi di addestramento degli animali e i trattamenti terapeutici più praticati, i più importanti studi ed esperienze del settore e persino la legislazione italiana sull'argomento.

Buona lettura !!!

sabato 8 maggio 2010

Pet therapy e futuro



Il futuro della Pet therapy, è sicuramente evidenziato e incrementato dalla grande efficacia che ha oggi con i bambini, gli anziani e le persone diversamente abili. E' fondamentale la funzione che svolge già da molti anni e che continuerà a svolgere con attività e tecniche sempre più evolute e mirate.



Sicuramente i suoi effetti positivi portano medici, (non solo veterinari) a considerare come estremamente importante l'avvicinamento di animali e persone.


Oggi la Pet therapy è talmente importante che vi sono veri e propri corsi di formazione e specializzazione in tale campo.















Il futuro si prospetta pieno di nuove risorse, corsi, attività e di personale che porti la Pet therapy sempre più in alto, per i nostri amici animali e anche per i pazienti, soprattutto per i bambini.

giovedì 29 aprile 2010

Perchè la Pet therapy viene considerata salutare??








Dopo aver trattato i concetti fondamentali riguardanti la Pet therapy e le sue componenti, mi sembrava doveroso evidenziare anche il perchè della considerazione che viene data a tale terapia da parte degli studiosi, ovvero i motivi per cui viene considerata terapia salutare a tutti gli effetti, e costantemente d'aiuto in ambito socio-educativo, grazie alla partecipazione dei nostri "amici animali".






la Pet Therapy viene considerata terapia di grande aiuto e salutare, in quanto:







  • gli animali forniscono compagnia
    sono esseri attivi (soprattutto riguardo i bambini)
  • offrono un supporto emozionale

  • sono un ottimo stimolo all'esercizio fisico
  • fanno sentire accettata la persona

  • risvegliano il senso di responsabilità


Inoltre è importante ricordare le svariate finalità della Pet Therapy:






finalità psicologico-educative



















finalità psichiatriche






finalità mediche





finalità motorie-riabilitative





























sabato 24 aprile 2010

Non solo animali: il gruppo di lavoro della Pet therapy









La funzione svolta dal "terapeuta animale" nei confronti del "paziente uomo" è molto complessa e per essere effettuata richiede contributi provenienti da diverse discipline, la Pet Therapy è il risultato di un lavoro sviluppato da un team interdisciplinare composto da numerose figure professionali che interagiscono sul campo ciascuna con il proprio specifico ruolo ma in modo complementare. I membri del gruppo di lavoro partecipano direttamente sia alla progettazione e alla valutazione dei programmi sia allo svolgimento della attività e delle terapie in qualità di operatori.





I professionisti coinvolte nell'esercizio della Pet therapy sono:



Medico
Psicologo
Terapista della riabilitazione
Assistente sociale
Infermiere
Insegnante
Pedagogista
Veterinario
Etologo
Addestratore
Conduttore pet partners






La terapia si effettua su persone affette da varie patologie fisiche e/o mentali,

per questo che è fondamentale la presenza del medico e/o dello psicologo.

È loro compito e degli altri professionisti, valutare le modalità secondo cui impiegare gli animali, spesso è necessario che nelle attività vi sia anche il supporto del terapista della riabilitazione.








Il ruolo del veterinario:




Nel lavoro di pet therapy, al veterinario che collabora con il gruppo di lavoro, è richiesta una specifica formazione nel settore della terapia con gli animali, infatti egli dovrà selezionare l'animale più adatto al tipo di terapia da attuare, poi sorvegliarne in modo costante ed accurato lo stato di salute non solo fisico ma anche psicologico.







Gli animali sono comunque sottoposti a controlli periodici e in caso gli animali manifestino sintomi di malattia o segni di malessere, vengono esclusi dal programma di pet therapy avviato.






Il veterinario è affiancato da un etologo che contribuisce alla scelta dell'animale in base ad una analisi accurata delle caratteristiche attitudinali e comportamentali e istruisce anche i pazienti, i loro familiari e gli altri operatori, in merito al comportamento degli animali utilizzati, al tipo di intervento che sono in grado di effettuare e, soprattutto, a quale mole di lavoro possono sostenere.


Addestramento:
Nella pet therapy, è fondamentale l'addestramento del co-terapeuta affidato ad addestratori ed istruttori con specifica preparazione, poiché la pet therapy è finalizzata alla cura e al raggiungimento di risultati precisi, è importante in via preliminare addestrare adeguatamente l'animale ad interagire con il paziente e poi curare il rapporto che si viene a creare nella coppia co-terapeuta e paziente.






Pet terapy una terapia dolce:








La Pet Therapy è definita una terapia dolce, per gli effetti benefici che vengono riscontrati, sotto il profilo psichico-emozionale, ma anche fisico, nei pazienti ai quali viene praticata.
Il soddisfacimento del bisogno d'amare, d'affetto e di legami interpersonali è alla base della Pet Therapy.

sabato 17 aprile 2010

Animali sì: ma quali??






premessa:
oggi vi espongo quali sono gli animali che vengno utilizzati nella Pet therapy.
Gli animali impiegati come Pet partners devono superare una valutazione che ne attesti lo stato sanitario, le capacità e l'attitudine
Bisogna valutare che l'animale possieda l'abilità, le capacità, la disposizione ed il potenziale per partecipare a programmi di questo tipo di terapia, è fondamentale tenere presente che l'animale, messo a contatto con persone che possono manifestare comportamenti iperattivi o stereotipie, può vivere situazioni che gli creano molto stress e deve essere quindi particolarmente equilibrato per evitare reazioni indesiderate a stimoli eccessivi e cose simili.


Gli animali che vengono abitualmente coinvolti nella pet-therapy sono cani, gatti, criceti, conigli, asini, capre, mucche, cavalli, uccelli, pesci, delfini.





1) il cane

Il cane ha un rapporto privilegiato con l'uomo sin dalla preistoria e sono frequenti le occasioni in cui possiamo apprezzarne la collaborazione. Infatti, viene impiegato di frequente come co-terapeuta, sia nella cura di bambini che di adulti ed anziani attraverso l'invito al gioco, l'offerta di compagnia e la richiesta di interazione.



2) il gatto:


Il gatto è utilizzato nella pet-therapy: per la sua indipendenza e facilità di accudimento, lo si preferisce per persone che vivono sole e che, a causa della patologia o dell'età, non sono agevolate negli spostamenti. noltre l'approccio del bambino col gatto avviene n modo molto dolce e particolare e spesspo riesce a stabilire un contatto speciale con i bambini più introversi e timidi.







3) Criceti e conigli


questi animaletti sono parecchio diffusi nelle nostre case: osservare, accarezzare e prendersi cura di questi ultimi arreca grande beneficio soprattutto a quei bambini che stanno attraversando una fase difficile nella loro crescita.



4)Il cavallo:


Il cavallo, oltre ad attività sportive-ricreative, viene utilizzato per l'ippoterapia, medica, psicologico-educativa, riabilitativa, che viene praticata generalmente in strutture attrezzate, con il supporto di personale specificatamente preparato ed addestrato.



A beneficiare dell'ippoterapia sono soprattutto i bambini autistici, i bambini Down, disabili, persone con problemi motori e comportamentali.




Anche i volatili fanno la loro parte...



5) i volatili



E' stato constatato l'effetto benefico derivante dal prendersi cura abitualmente di uccelli, in particolare pappagalli soprattutto da parte degli anziani.








6) i pesci nonostante non possano parlare....
L'osservazione dei pesci di un acquario può contribuire a ridurre la tachicardia e la tensione muscolare, agendo così da antistress.
In particolare parliamo di delfini che occupano un posto fondamentale nelle attività che prevedono terapie con gli animali.







in particolare, l'amicizia tra uomini e delfini è di vecchia data ed il loro utilizzo quali co-terapeuti si è rivelato particolarmente efficace per la depressione ed i disturbi della comunicazione.
La delfino-terapia è utile anche per i pazienti autistici che li aiuta, in molti casi, ad uscire, almeno parzialmente dal proprio isolamento.


E.... chi più ne ha più ne metta...

anche asini, capre e mucche, animali con i quali esisteva una grande familiarità sino a pochi decenni fa, ultimamente vengono anche loro utilizzati per la pet-therapy.

domenica 11 aprile 2010

pet therapy: a chi è rivolta??


la Pet Therapy, è rivolta in particolar modo ai bambini con particolari problemi, negli anziani, in alcune categorie di malati e di disabili fisici e psichici il contatto con un animale può aiutare a soddisfare certi bisogni (affetto, sicurezza, relazioni interpersonali) e recuperare alcune abilità che queste persone possono avere perduto.

Alcuni studi condotti negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione, cioè, di interagire con gli altri attraverso l'animale.

Il contatto con gli animali può avere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici.

Anche coloro che hanno problemi cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale, oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.

Quasi tutti gli animali hanno la cosìddetta funzione terapeutica, in particolare riguardo i bambini!

Conigli, cani, gatti o altri animali (scelto dagli addetti dei programmi di pet therapy) risvegliano l'interesse di chi ne viene a contatto, tutto ciò grazie al costituirsi di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con il paziente, stimolano energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore o riuscendo a completare una fase di livello educativo-comportamentale paricolarmente importante.

Recenti esperienze condotte in Italia su bambini ricoverati in reparti pediatrici nei quali si è svolto un programma di Attività Assistite dagli Animali, hanno dimostrato che i bambini mostravano gioia e curiosità durante gli incontri con gli animali.

Ciò ha attenuato il disagio e la sofferenza della situazione dovuta alla degenza, tanto da rendere più sereno il loro approccio con le terapie da effettuare.


Spesso l'attività della Pet Therapy è costituita di attività ludiche e ricreative ovviamente condotte in compagnia degli animali, le attività più semplici, quali dare loro da mangiare, il prenderli in braccio per accarezzarli e coccolarli hanno lo scopo di riunire i bambini, farli rilassare e socializzare tra loro in modo da sollecitare contatti tra i bambini e migliorare la qualità della loro vita in quel particolare momento.

la Pet therapy è rivolta anche agli anziani, tali esperienze riguardano anziani ospiti di case di riposo. Numerosi studi hanno dimostrato che periodi di convivenza con gli animali, hanno portato un generale aumento del buon umore, una maggiore reattività e socievolezza, contatti più facili con i terapisti. Un miglioramento nello stato generale di benessere per chi spesso, a causa della solitudine e della mancanza di affetti, si chiude in se stesso e rifiuta rapporti interpersonali.

E' fondamentale evidenziare che la pet- therapy propone in ambito educativo-sociale delle

co-terapie dolci da affiancare alle terapie mediche tradizionali e, attraverso un preciso protocollo terapeutico, è diretta a pazienti colpiti da disturbi psicologici:

ovvero disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, disturbi psicomotori, nevrosi ansiose e depressive, sindrome di Down, sindrome di West, autismo, demenze senili di vario genere e grado, patologie psicotiche, ma anche a quanti necessitano di riabilitazione motoria.


L’intervento degli animali, scelti tra quelli con determinati requisiti è mirato a stimolare l’attenzione, a stabilire un contatto visivo e tattile, un’interazione sia dal punto di vista comunicativo che emozionale, a favorire il rilassamento e a controllare ansia, ad esercitare la manualità anche per chi ha limitate capacità di movimento, a favorire la mobilitazione degli arti superiori, ad esempio accarezzando l’animale, o di quelli inferiori attraverso la deambulazione con conduzione dell’animale la cui presenza rende gli esercizi riabilitativi meno noiosi e più stimolanti. Insomma gli animali sono davvero importanti nello svilippo comportamentale e nella terapia riabilitativa ma anche nella quotidianità di ognuno di noi, dall'infanzia in poi..

venerdì 9 aprile 2010

la pet therapy

il termine pet-therapy, di origine anglosassone è stato coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson nel 1953 in seguito ad una scoperta casuale: un bambino con tratti autistici, in cura presso di lui, si dimostrò più spontaneo e più disponibile all'interazione, dopo aver avuto un contatto da lui stesso voluto, con il canedi proprietà di Levinson.
come in molti già sapranno: Pet in inglese significa "animale domestico" o "da compagnia" da accarezzare e coccolare. Tali azioni procurano un piacevole contatto fisico.
soprattutto nei bambini è uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale e stimolano la creatività, la curiosità e la capacità d'osservazione (soprattutto nei bambini).
Ufficialmente è proprio nel 1961 che nasce la "terapia con gli animali" come tecnica d'intervento terapeutico: l'animale diventa "co-terapeuta" nel processo di guarigione, rivestendo il ruolo di "mediatore emozionale" e "catalizzatore" dei processi socio-relazionali.

gli animali fungono da ausilio per aiutare la qualità della vita di alcune categorie di persone. gli interventi svolti nella Pet therapy sono di tipo educativo e/o ricreativo che, finalizzati al miglioramento della qualità della vita, possono essere erogati in vari ambienti da professionisti opportunamente formati, para-professionisti e/o volontari, insieme con animali che rispondono a precisi requisiti.

la pet therapy si suddivide in numerose fasi distinte fra loro, queste possono essere impiegate, con pazienti affetti da varie patologie, con importanti obiettivi dell'ambito delle scienze umane e dell'educazione:
obiettivi cognitivi ( miglioramento di alcune capacità mentali, memoria, pensiero induttivo)
obiettivi comportamentali (controllo dell'iperattività, rilassamento corporeo, acquisizioni di regole)
obiettivi psicosociali (miglioramento delle capacità relazionali, di interazione)
obiettivi psicologici in tempo stretto (trattamento della fobia animale, miglioramento dell'autostima).

Dobbiamo ricordare però che In Italia, la Pet Therapy, sbarca solo nel 1987 al Convegno interdisciplinare su "Il ruolo degli animali nella società odierna", tenutosi a Milano il 6 dicembre al quale hanno partecipato esperti di fama internazionale.
Nel 1990 nasce in Italia il C.R.E.I. ovvero il Centro di ricerca Etologica Interdisciplinare per lo Studio del Rapporto uomo-animale da compagnia, che unisce gli studiosi di quelle discipline inerenti la salute umana ed animale, l'ambiente ed il comportamento.